Nicefiller (www.nicefiller.it)

Fondata nel 2011 come spin-off dell’Università degli Studi di Salerno, Nicefiller® nasce con l’obiettivo di sviluppare, realizzare e distribuire polimeri innovativi ad alto contenuto tecnologico per l’estensione della shelf life del fresco alimentare.
È il caso di cronogard®, «che – spiega Jose Gonzalez Galicia, Communication Manager della società – è un prodotto interamente sviluppato in house e registrato con due brevetti internazionali, destinato in particolare al mondo dell’imballaggio alimentare, dove gli operatori sono alla ricerca di soluzioni che consentano di migliorare qualità e conservazione dei prodotti con un occhio di riguardo alla riduzione degli sprechi alimentari. Ecco perché riteniamo che Ipack-Mat sia il contesto giusto per presentare la nostra tecnologia, sfruttando al meglio le opportunità di comunicazione e visibilità che l’evento fieristico garantisce». La proposta di Nicefiller® è quindi rivolta tanto ai converter quanto ai brand owner, in pratica a quanti siano interessati a sviluppare soluzioni di packaging per prodotti alimentari con una shelf life estesa. E anche se, in questa prima fase, la società si rivolge essenzialmente al mercato domestico, guarda con attenzione a possibili aperture anche in ambito internazionale. All’insegna dell’innovazione, Nicefiller® propone dunque in fiera la tecnologia brevettata cronogard®, di cui ancora Galicia descrive le caratteristiche principali, in primis il fatto che venga applicata sul packaging e non sull’alimento.
«A tutt’oggi – conclude il responsabile – non esiste un filler in grado di ridurre la formazione di biofilm sulle superfici del packaging e di estendere la shelf-life degli alimenti.
Il principio di funzionamento che abbiamo sviluppato è strettamente legato alle proprietà del filler cronogard®, la cui attività protettiva e antibatterica inibisce di fatto la formazione degli agenti responsabili del deperimento organolettico all’interno della confezione».

Ulteriori vantaggi legati all’impiego di cronogard®
Flessibilità di utilizzo (non richiede modifiche di processo nella tradizionale filiera produttiva) e idoneità al food contact.
L’azione protettiva della tecnologia migliora con l’aumento della temperatura (tutela la conservazione delle confezioni in magazzino ed è di supporto alla logistica, proteggendo dagli sbalzi termici nella catena del freddo).
Permette di ampliare il raggio di distribuzione territoriale di alimenti freschi a rapida deperibilità (frutti di bosco, IV gamma ma anche mozzarelle fresche). Compostabile e riciclabile, il filler cronogard® può essere applicato anche su imballaggi biodegradabili

Mondo beauty: Premi “veste” Frankie Morello

Il marchio di abbigliamento prêt-à-porter maschile e femminile Frankie Morello ha affidato alla società Premi (headquarter a Gessate, MI, specializzata nello sviluppo e nella produzione di packaging primario per i settori fragrance, skincare, color cosmetic e home fragrance) lo sviluppo della sua prima linea di fragranze e prodotti per la cura del corpo.
Dalla collaborazione è nata una collezione contraddistinta da flaconi dalle forme geometriche originali, ispirate al tema del viaggio, molto caro al brand partenopeo. La linea è costituita da tre diversi formati: 30ml, 50ml e 100ml decorati con una verniciatura sfumata, completati da un avveniristico tappo soft touch e impreziositi da una ghiera che porta impresso il logo del brand.
Il progetto è stato seguito interamente da Premi Studio (agenzia interna di Premi per lo sviluppo di progetti custom) dalla fase di realizzazione del pack primario a quella del pack secondario.

Kissabel: interno rosso

Raccontare una storia completamente nuova e unica: quella di un frutto tradizionale all’esterno ma che, all’interno, nasconde una sensazionale polpa rossa dal sapore eccezionale. Questo il compito assolto da RobilantAssociati, la società di branding e strategic design, che ha lavorato alla strategia e al posizionamento del brand di mele Kissabel, risultato di incroci naturali di coltivazioni selvatiche a polpa rossa e mele tradizionali, completamente priva di OGM. Con una più chiara corporate identity e un naming registrabile in tutto il mondo, il brand Kissabel riassume quindi il valore e il carattere di genuinità e naturalità. Il logo e l’house style rappresentano un’esplosione di natura, vero e proprio caleidoscopio di emozioni, sensazioni e gusti, capaci di coinvolgere, sedurre e sorprendere. E il payoff “I’m red inside” comunica il calore della passione vera.

Kissabel, il nuovo brand di mela a polpa rossa lanciato da Ifored (Consorzio Internazionale che riunisce 14 tra i principali produttori di mele provenienti da 5 continenti).

Il progetto MAX di IMA vince in Communication

Il 9 marzo scorso, nella cornice del BMW Welt a Monaco, IMA (macchine automatiche per il processo e il confezionamento) ha ricevuto un prestigioso iF Design Award* nella categoria “Communication” per il progetto MAX, sviluppato in partnership con NiEW Design. MAX ridisegna le interfacce utente per il controllo delle linee di produzione del Gruppo attraverso la definizione di un nuovo linguaggio interattivo, che applica i principi della user experience all’interno di un sistema di automazione industriale in ottica 4.0. Il progetto, avviato nel 2015, prosegue oggi all’interno di IMA Digital, il programma di sviluppo attraverso cui IMA sta disegnando le “macchine intelligenti” di un futuro, in cui l’uomo ha sempre di più la necessità di interagire in maniera consapevole con la tecnologia.
MAX è stato sviluppato applicando l’approccio “User Centered Design”, a partire dall’analisi dei dati raccolti in reali contesti di utilizzo su scala internazionale, così da essere funzionale alle necessità di quanti operano nei processi produttivi (operatori di linea, manutentori, montatori, supervisori di impianto, ricercatori di laboratorio, etc.).
La Ricerca e Innovazione di IMA, sotto la direzione di Dario Rea, ha coordinato il progetto MAX con un team appositamente strutturato, guidato da Paolo Triossi (Automation & Software), Davide Bosi (UX Designer) e con il sostegno di Daniele Vacchi (Direttore Comunicazione Corporate).

* L’iF Design Award è il premio che l’Industrie Forum assegna dagli anni ‘50 ai progetti di design industriale più innovativi a livello internazionale.

Spumanti “all’onda”

Realizzata in vetro bianco, la nuova bottiglia sviluppata da Owens-Illinois per Santero (gruppo vitivinicolo di Santo Stefano Belbo, CN) si distingue a scaffale, grazie a un motivo decorativo a onda su tutto il corpo del contenitore.
Studiata per rafforzare il posizionamento premium della linea Egos – che include i vini di maggior prestigio di Santero – è stata prodotta nello stabilimento O-I di Aprilia (LT) superando le numerose complessità tecniche legate alla forma. La realizzazione della bottiglia ha infatti richiesto studi preliminari e diversi aggiustamenti alla linea produttiva, per mantenere gli standard qualitativi che contraddistinguono la vetreria.
Il risultato raggiunto è un prodotto coerente con l’identità e gli obiettivi di crescita della casa vinicola piemontese: il forte impatto visivo del packaging e un aspetto estetico originale sono infatti caratteristiche indispensabili per consolidarne la presenza sui mercati esteri.
Le due aziende hanno già collaborato in passato per mettere a punto la gamma “Twist” del 2014.

Snack in pack compostabile

Il brand tedesco myCHIPSBOX sceglie per i suoi snack organic un packaging flessibile di nuova concezione, realizzato da Futamura in collaborazione con il produttore di imballaggi Bio4Pack.
Si tratta di una busta plastic-free e compostabile, costituita da un film NatureFlex ottenuto da pasta di legno rinnovabile, che viene poi stampato e laminato su uno strato di PLA metallizzato.
Responsabile ed ecologico, l’imballaggio assicura eccezionali proprietà barriera a umdità, gas e oli minerali.

RFID invisibile e a pavimento

Tra le tendenze espresse dal settore Retail vi è la necessità di avere a disposizione sistemi di sicurezza non invasivi da installare in punti strategici degli spazi di vendita. Da Checkpoint Systems (fornitore di soluzioni from source to shopper) arriva al riguardo UF-1, nuova antenna RFID a pavimento. Oltre a garantire un’ampia portata, il sistema UF-1 basato su una tecnologia di lettura RFID brevettata, consente di sfruttare la potenza dei dati RFID per migliorare la gestione dell’inventario.
L’antenna UF-1 si adatta a diverse tipologie di punto vendita, compresi i centri commerciali dove l’utilizzo delle antenne EAS tradizionali alle entrate è limitato, o gli store, che necessitano di ingressi ampi e privi di qualunque ostacolo.
L’utilizzo della tecnologia brevettata Wirama RadarTM di Checkpoint Systems permette alla nuova soluzione RFID a pavimento di identificare il passaggio del cartellino/etichetta di un prodotto attraverso l’antenna, sia all’interno che all’esterno del negozio o nei pressi dell’entrata. È anche possibile determinare se un articolo si trova semplicemente nei pressi dell’uscita o se è potenzialmente oggetto di furto, riducendo quindi al minimo i falsi allarmi.

Riso e pasta: obbligo di indicare origine in etichetta

(Fonte: Finlogic, Labeling and Barcode Solutions)

Sono ormai pienamente in vigore i decreti (firmati dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda nella passata legislatura) che prevedono l’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per il riso e per la pasta. Nel solco di quanto già avvenuto per latte e derivati, la sperimentazione è prevista per due anni.
L’obbligo di indicare espressamente sulle confezioni di pasta e riso il luogo di coltivazione ha un duplice intento: puntare alla massima trasparenza delle informazioni in etichetta ai cittadini e proteggere il Made in Italy, così da valorizzare e tutelare il lavoro dei produttori nazionali.
L’iniziativa italiana nel nome della trasparenza sta coinvolgendo tutta la filiera anche in Europa: dopo 4 anni la Commissione UE ha infatti presentato una prima bozza di regolamento attuativo della norma sull’etichettatura. Un passo avanti che va migliorato, a partire dall’indicazione obbligatoria e non facoltativa dell’origine delle materie prime.
Come cambiano le etichette
Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

Grano/pasta. Il decreto prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:
a) Paese di coltivazione del grano (nome del Paese nel quale il grano viene coltivato);
b) Paese di molitura (nome del Paese in cui il grano viene macinato).
Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE;
c) se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”.

Riso. Il provvedimento prevede che sull’etichetta del riso debbano essere indicati:
a) “Paese di coltivazione del riso”;
b) “Paese di lavorazione”;
c) “Paese di confezionamento”.
Se le tre fasi avvengono nello stesso Paese è possibile utilizzare la dicitura “Origine del riso: Italia”.
Anche per il riso, se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.