Kissabel: interno rosso

Raccontare una storia completamente nuova e unica: quella di un frutto tradizionale all’esterno ma che, all’interno, nasconde una sensazionale polpa rossa dal sapore eccezionale. Questo il compito assolto da RobilantAssociati, la società di branding e strategic design, che ha lavorato alla strategia e al posizionamento del brand di mele Kissabel, risultato di incroci naturali di coltivazioni selvatiche a polpa rossa e mele tradizionali, completamente priva di OGM. Con una più chiara corporate identity e un naming registrabile in tutto il mondo, il brand Kissabel riassume quindi il valore e il carattere di genuinità e naturalità. Il logo e l’house style rappresentano un’esplosione di natura, vero e proprio caleidoscopio di emozioni, sensazioni e gusti, capaci di coinvolgere, sedurre e sorprendere. E il payoff “I’m red inside” comunica il calore della passione vera.

Kissabel, il nuovo brand di mela a polpa rossa lanciato da Ifored (Consorzio Internazionale che riunisce 14 tra i principali produttori di mele provenienti da 5 continenti).

Riso e pasta: obbligo di indicare origine in etichetta

(Fonte: Finlogic, Labeling and Barcode Solutions)

Sono ormai pienamente in vigore i decreti (firmati dai Ministri Maurizio Martina e Carlo Calenda nella passata legislatura) che prevedono l’obbligo di indicazione dell’origine della materia prima in etichetta per il riso e per la pasta. Nel solco di quanto già avvenuto per latte e derivati, la sperimentazione è prevista per due anni.
L’obbligo di indicare espressamente sulle confezioni di pasta e riso il luogo di coltivazione ha un duplice intento: puntare alla massima trasparenza delle informazioni in etichetta ai cittadini e proteggere il Made in Italy, così da valorizzare e tutelare il lavoro dei produttori nazionali.
L’iniziativa italiana nel nome della trasparenza sta coinvolgendo tutta la filiera anche in Europa: dopo 4 anni la Commissione UE ha infatti presentato una prima bozza di regolamento attuativo della norma sull’etichettatura. Un passo avanti che va migliorato, a partire dall’indicazione obbligatoria e non facoltativa dell’origine delle materie prime.
Come cambiano le etichette
Le indicazioni sull’origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.

Grano/pasta. Il decreto prevede che le confezioni di pasta secca prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:
a) Paese di coltivazione del grano (nome del Paese nel quale il grano viene coltivato);
b) Paese di molitura (nome del Paese in cui il grano viene macinato).
Se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi, possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE;
c) se il grano duro è coltivato almeno per il 50% in un solo Paese, come ad esempio l’Italia, si potrà usare la dicitura: “Italia e altri Paesi UE e/o non UE”.

Riso. Il provvedimento prevede che sull’etichetta del riso debbano essere indicati:
a) “Paese di coltivazione del riso”;
b) “Paese di lavorazione”;
c) “Paese di confezionamento”.
Se le tre fasi avvengono nello stesso Paese è possibile utilizzare la dicitura “Origine del riso: Italia”.
Anche per il riso, se queste fasi avvengono nel territorio di più Paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi UE, Paesi NON UE, Paesi UE E NON UE.

Idee da incollare

Etichette e stickers di qualità nell’offerta online del web-printer veneziano Pixartprinting, che propone nuove nobilitazioni e una scelta più ampia di materiali inediti e carte speciali, in virtù dei costanti investimenti in sistemi e attrezzature. Le soluzioni di stampa e finitura sono dunque garantite da un sistema HP Indigo WS6800 (con cui ottiene colori fedeli e brillanti di grande impatto visivo) e da Smag Galaxie III, unità modulare di finitura digitale per la verniciatura UV protettiva, la fustellatura e la preparazione del prodotto in bobine, efficiente per le piccole tirature.
In fase di sviluppo avanzato sono anche nuove soluzioni ad hoc per la wine industry: carte speciali e finiture pregiate per etichette compatibili con le tecnologie di applicazione di produttori di vino medio/piccoli, nel rispetto delle elevate cadenze produttive richieste.
Punti di forza dell’offerta di etichette by Pixartprinting, oltre alla qualità eccellente della stampa in esacromia (CMYK + orange e green), sono il formato in bobina (da 33cm; 16,5cm; 11cm e 5,5cm) e un servizio di consegna affidabile.

Codici univoci per imballaggi unici

I codici Amon, creati AmonCode, sono univoci e crittografati, a garanzia della massima sicurezza e del controllo del prodotto. Simili ai QR code classici, sono però dinamici e hanno una chiave ID segreta che ne impedisce la riproducibilità. Il codice diventa quindi un’estensione dell’etichetta informativa del prodotto su cui è stampato: effettuando lo scan con qualsiasi app per QR Code su smartphone, si visualizza un’apposita pagina web con informazioni multilingua, eventuali form di registrazione, accesso all’account del cliente e molto altro.

I codici Amon possono essere stampati su materiale flessibile, rigido, ondulato e poliaccoppiato, mentre le tecnologie di stampa compatibili suggerite sono laser, inkjet e digitale.
La tecnologia AmonCode è stata adottata, per esempio, da uno dei protagonisti del flexible packaging: Sacchital ha infatti valorizzato i propri imballaggi, puntando a trasformare ogni singola confezione in un packaging evoluto e tracciabile, così da diventare un potente strumento adattabile a qualsiasi strategia di marketing.

Messaggi in lattina (con sorpresa)

Reveal Impact è il risultato più recente della ricerca di Ardagh Group in fatto di inchiostri termocromici per la stampa su lattine di alluminio. La nuova soluzione utilizza due diverse vernici sensibili, che appaiono dello stesso colore quando i contenitori sono conservati a basse temperature. Tuttavia, quando la lattina si riscalda, un colore scompare più rapidamente dell’altro, rivelando un messaggio nascosto: la sorpresa del consumatore è assicurata.

Reveal Impact non assolve quindi solo alla funzione di indicare la temperatura ideale per il consumo di una bevanda, ma sostiene con efficacia un’attività di marketing mirata, grazie alla possibilità di comunicare messaggi personalizzati che rendono unica e misteriosa la drinking experience.

Quando il Bio è per tutti

Energade BIO, San Benedetto Organic Bio, Thè Verde BIO con Zenzero e infuso di Bacche di Goji e San Benedetto Baby Bio sono le nuove referenze della linea di bevande organic di San Benedetto: materie prime selezionate e rigorosi controlli dell’intera filiera garantiscono l’attenzione alla qualità dei prodotti, proposti in pratici formati.

The_Verde_Bio-min-PICCOLAIn particolare, Energade BIO rappresenta una novità assoluta nel mondo degli sport drinks; senza coloranti e conservanti, è disponibile in un pratico formato da 0,5 l nei gusti Lemon Lime con Aloe e Frutti Rossi con Goji. Il pack restyling della gamma ha avuto l’obiettivo di trasmettere maggiore dinamicità ed evidenziare uno dei plus del prodotto, ovvero che si tratta di una bevanda in acqua minerale naturale, adatta a rinfrescare e reintegrare i sali minerali persi dopo qualsiasi attività fisica.

Per quanto riguarda i thè freddi, alle bottiglie “slim” da 0,40 l per autoconsumo, San Benedetto ha affiancato il nuovo formato da 0,65 l, per la condivisione in famiglia.

Infine, nuove e spiritose le grafiche di San Benedetto Baby Bio (la linea studiata per i bambini con ingredienti di origine biologica e con il 30% di polpa di frutta). Gli ometti blu protagonisti del film di Sony Pictures “I Puffi – Viaggio nella Foresta Segreta” sorridono infatti contenti dalle bottigliette da 0,25 l, rappresentando un elemento di forte distinzione anche per i più piccoli, che possono consumare la bevanda divertendosi con un tappo pull&push.