Due studenti di design dello Iuav/Repubblica di San Marino hanno sviluppato un progetto che ridefinisce l’estetica dei rifiuti e riporta l’attenzione sugli sprechi del vita quotidiana: quattro cestini molto speciali, divertenti e colorati realizzati con i materiali di scarto di tutti i giorni.
Ogni italiano produce circa 590 kg di rifiuti l’anno. Un numero a tre cifre che fa immediatamente riflettere e domandare se una produzione così imponente di scarti è davvero necessaria. Quanti di questi chili di spazzatura sono veramente senza nessun futuro?
Tchaikovsky & Co. è un progetto ideato da Caterina Vrabec e Lorenzo Scodeller per dare una riposta a questa domanda e offrire ad alcuni scarti un nuovo punto di partenza.
Ispirato al celebre compositore de Lo Schiaccianoci, da cui appunto prende il nome, il progetto all’inizio si è soffermato sulla possibilità di usare i gusci di noce, opportunamente conglomerati con collanti naturali, come materiale altamente funzionale ed espressivo per realizzare un cestino gettarifiuti di basso impatto ambientale, compostabile al 100% e perfettamente in linea con i principi del life cycle design.
Successivamente, questa sperimentazione ha condotto gli studenti ad ampliare la gamma dei possibili materiali da utilizzare e i cestini sono così diventati quattro: alla plastica (composto da decine di tappi di bottiglie), alla carta (fatto di riviste) e all’alluminio (tante lattine schiacciate).
Il risultato? Una serie di oggetti iconici che intendono dare nuove qualità semantiche al concetto di “rifiuti” e che conferiscono ai modesti scarti domestici una dignità quasi artistica.
Come il grande César insegna!
(Ndr: César è un artista francese, famoso per le sue “compressioni” fatte con scarti e rifiuti)