Il progetto MAX di IMA vince in Communication

Il 9 marzo scorso, nella cornice del BMW Welt a Monaco, IMA (macchine automatiche per il processo e il confezionamento) ha ricevuto un prestigioso iF Design Award* nella categoria “Communication” per il progetto MAX, sviluppato in partnership con NiEW Design. MAX ridisegna le interfacce utente per il controllo delle linee di produzione del Gruppo attraverso la definizione di un nuovo linguaggio interattivo, che applica i principi della user experience all’interno di un sistema di automazione industriale in ottica 4.0. Il progetto, avviato nel 2015, prosegue oggi all’interno di IMA Digital, il programma di sviluppo attraverso cui IMA sta disegnando le “macchine intelligenti” di un futuro, in cui l’uomo ha sempre di più la necessità di interagire in maniera consapevole con la tecnologia.
MAX è stato sviluppato applicando l’approccio “User Centered Design”, a partire dall’analisi dei dati raccolti in reali contesti di utilizzo su scala internazionale, così da essere funzionale alle necessità di quanti operano nei processi produttivi (operatori di linea, manutentori, montatori, supervisori di impianto, ricercatori di laboratorio, etc.).
La Ricerca e Innovazione di IMA, sotto la direzione di Dario Rea, ha coordinato il progetto MAX con un team appositamente strutturato, guidato da Paolo Triossi (Automation & Software), Davide Bosi (UX Designer) e con il sostegno di Daniele Vacchi (Direttore Comunicazione Corporate).

* L’iF Design Award è il premio che l’Industrie Forum assegna dagli anni ‘50 ai progetti di design industriale più innovativi a livello internazionale.

Coffee pods compostabili con CCM

Sacmi intercetta le forti dinamiche espansive del comparto del caffè in capsule, proponendo un’applicazione inedita della sua tecnologia di compressione CCM  (continuous compression moulding, adottata a livello mondiale nella produzione di capsule per il beverage).

Avviato nel 2014, il progetto di R&D che ha portato all’applicazione di questa tecnologia all’imballaggio di caffè, si conferma come la soluzione che garantisce i costi di esercizio più bassi del settore, grazie a ridotti tempi ciclo, al contenimento dei consumi e alla totale garanzia di ripetibilità del processo. Determinante per il risultato, l’opportunità, propria della tecnologia della compressione, di gestire ogni cavità in modo indipendente, consentendo quindi di realizzare manutenzioni sugli stampi off line con fermate minime della macchina. In fase di studio anche la soluzione multilayer.

Con Evergreen smaltire i rifiuti speciali costa meno

Dopo aver eliminato la formaldeide dalle proprie formulazioni all’acqua, il produttore di vernici Renner Italia ha intrapreso un’altra interessante iniziativa in chiave ambientalista, confezionando i propri prodotti per il legno a marchio Aquaris nelle innovative latte Evergreen e riducendo così drasticamente lo smaltimento di rifiuti speciali (gli imballi sporchi di vernice, infatti, sono considerati rifiuti speciali e, come tali, devono essere smaltiti).
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Evergreen è una latta di banda stagnata rivestita internamente da un foglio di polietilene ad alta densità, materiale molto resistente che aderisce con precisione al corpo e al fondo del contenitore.
Una volta esaurita la vernice contenuta nella latta, il foglio di polietilene sporco di pittura viene rimosso e smaltito, lasciando intonsa la parte metallica dell’imballo che può essere riciclato. E dato che il foglio di PE sporco pesa poco più di un decimo di una latta di banda stagnata, i costi di smaltimento si riducono dell’85%. (renneritalia.com/evergreen)